mercoledì 4 maggio 2016

L'angolo delle interviste

L'inesauribile Enrico Ferranti pubblica un'altra intervista su "BASKET ROSA"

CAMILLA TONDELLO si racconta a BASKET ROSA.

DOVE MILITI ATTUALMENTE E IN CHE RUOLO GIOCHI?
"Attualmente gioco nella Promozione Femminile del Felmac Limena nel ruolo di pivot".

COME E QUANDO TI SEI AVVICINATA ALLA PALLACANESTRO?
"Ero in quinta elementare e insieme a mio fratello, che ha solo un anno in meno di me, facevo nuoto come attività pomeridiana. Tuttavia mio fratello ha espresso più volte il desiderio di cambiare sport e mia madre, per accontentarlo, ha proposto ad entrambi di scegliere altro, possibilmente la stessa cosa in modo da fare un giro unico per accompagnarci, essendo così vicini di età. Abbiamo valutato varie ipotesi e ci siamo trovati d'accordo, cosa rara ancora oggi, sul basket. Da allora non ho più smesso e devo ringraziare mio fratello per avermi fatto conoscere e scegliere questo meraviglioso sport".

QUALI I TUOI PREGI MIGLIORI E DOVE REPUTI MIGLIORARE?
"In campo credo di essere altruista, a volte anche troppo, ma non mi piace giocare da sola dal momento che faccio parte di una squadra: proprio per questo mi impegno ad essere sempre presente ad allenamento, partite o impegni vari in quanto lo considero una forma di rispetto nei confronti delle mie compagne e dell'allenatore. In tal senso cerco anche sempre di incitare le mie compagne durante una partita. Difetti ne ho molti, sicuramente ho poca fiducia nelle mie capacità e sono insicura del mio palleggio".

CI RACCONTI DI TE A TUTTO TONDO?
"Sono una studentessa: frequento il terzo anno di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all'Università di Padova. La frequenza dei corsi e lo studio a casa occupano gran parte delle mie giornate ma trovo il tempo per allenarmi e giocare, uscire con i miei amici, dare ripetizioni a due ragazzini e altre cose normali. Mi piace molto leggere.. purtroppo non sempre trovo il tempo di farlo durante l'inverno ma, solitamente, recupero d'estate".

CHE COSA RICEVI DALLA PALLA A SPICCHI E COME VALUTI IL TUO PERCORSO FINO A QUESTO MOMENTO?
"La pallacanestro mi ha insegnato e continua ad insegnarmi molto: il rispetto per gli altri, la cooperatività, la collaborazione e a stare bene in un gruppo dove ci sono persone che stanno più simpatiche di altre. Mi trasmette anche un sacco di emozioni: una vittoria all'ultimo secondo, magari anche inaspettata, dà una scarica di adrenalina incredibile. Purtroppo c'è anche il rovescio della medaglia, le sconfitte possono essere dure ma fanno parte del gioco e in generale della vita, quindi bisogna saperle accettare. Fino a questo momento il mio percorso è stato costellato da alti e bassi : ho ricevuto tantissime soddisfazioni e, nelle varie annate, ho fatto esperienze bellissime fra tornei, campionati e, non da ultime, le finali nazionali under 15. Ci sono state anche stagioni meno gratificanti ma comunque l'amore per questo sport è sopravvissuto e mi fa continuare a giocare perché la considero un'esperienza che mi aiuta a crescere".

LA TUA PARTITA PIU' SIGNIFICATIVA E/O IMPORTANTE?
"Una in particolare non la ricordo. Sicuramente l'esperienza delle finali nazionali è stata indimenticabile ma anche altre partite mi sono rimaste nella memoria: per esempio lo scorso anno giocavo in serie C femminile con la Pallacanestro Piovese e abbiamo vinto, fuori casa, contro il Belluno che era nelle prime posizioni di classifica ed è stata una soddisfazione bellissima. Quest'anno, invece, il bello deve ancora venire e sto attendendo con ansia il prossimo weekend per disputare le partite decisive di questa stagione. Colgo anche l'occasione per invitarvi tutti a San Martino di Lupari per fare il tifo".

I TUOI PROGETTI PER IL FUTURO?
"In ambito cestistico mi piacerebbe continuare a giocare in questa squadra dove quest'anno mi sono trovata molto bene.. ma è ancora presto per parlarne. Per il resto, punto a finire gli studi prima possibile e, successivamente, trovare un lavoro nel mio campo".

Si ringrazia Adriano Volpin e il suo Blog: "Il Blog di Papà Fox".

e.f.

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