Grazie all'esperienza maturata con l'amico Enrico Ferranti mi sono cimentato nell'intervista ad uno dei due nuovi arrivi in casa Pallacanestro Limena
Intervista
ad ALICE BASSO, guardia/ala della FELMAC LIMENA
ALICE
PARLACI UN PO' DI TE.
"Ho
20 anni, sono nata ad Asiago. Sono al secondo anno di ingegneria
dell'energia e mi appassionano molto i miei studi".
CI
RACCONTI IL TUO PERCORSO NELLA PALLA A SPICCHI?
"Il
basket è una passione di famiglia, mio papà è mio fratello mi
hanno spinta a provare (all'inizio ero molto titubante, ma ora gli
sono grata per aver insistito). La mia carriera è iniziata ad Abano
all'età di 11 anni, molte delle mie compagne dell'epoca le ho
ritrovate qui a Limena. L'anno più importante per la mia formazione
cestistica è stato quello della terza superiore in cui sono andata a
giocare alla Reyer. Lì ho trovato un ambiente stimolante e
competitivo che mi ha spinta a dare il massimo, e non dimenticherò
mai l'esperienza delle finali nazionali( se ci penso mi vengono
ancora i brividi per la semifinale persa ai supplementari). Dopo
l'esperienza veneziana sono ritornata ad Abano, ma ho smesso di
giocare per affrontare al meglio la maturità. Mi ci voleva una pausa
per capire che senza il basket non so stare, e quindi eccomi qui".
RICORDI
LA TUA PRIMA PARTITA TRA I PROFESSIONISTI?
"Ricordo
che ci sono state molte partite "cruciali" che mi hanno
fatta entrare in campo con lo stomaco chiuso per l'ansia, se poi si
trattava di giocare con gente più "anziana" ed esperta la
preoccupazione cresceva".
CHE
EMOZIONI TI TRASMETTE QUESTO SPORT?
"Le
emozioni sono tante: prima di tutto ci sta la voglia di fare gruppo,
di sentirsi squadra sia quando si vince ma soprattutto quando si
perde. Le partite migliori sono quelle punto a punto, in cui stare in
campo è una responsabilità e stare sedute in panchina una
sofferenza. Capita pure di arrabbiarsi e di aver voglia di fare tutto
da soli, ma a quel punto ci sono le compagne che ti rimettono in
riga. È difficile spiegarlo a chi in campo non c'è mai stato: il
basket è un sacco di cose e il bello è che non se ne ha mai
abbastanza".
I
TUOI PREGI E DIFETTI SPORTIVI?
"Una
domanda difficile, ci vuole molta consapevolezza di sè per riuscire
a rispondere. Un pregio credo sia la disponibilità a mettersi in
gioco e aiutare le altre quando serve. Per quanto riguarda i difetti
ce ne sarebbe una lunga lista, soprattutto tecnici (ma a quelli ci
pensa il coach). Ci sono volte in cui fatico a mantenere la calma, e
la poca lucidità mentale mi porta a fare errori in partita".
LE
TUE PASSIONI OLTRE LA PALLACANESTRO?
"Mi
piace molto leggere, romanzi soprattutto e qualche giallo. E poi c'è
la musica, niente come la musica sa trasmettermi emozioni".
CHE
OBIETTIVI TI PONI PER QUESTA STAGIONE E PER IL FUTURO?
"L'obbiettivo
è vincere il campionato, siamo sulla buona strada e...non dico
altro, la fortuna non va sfidata! "
Ringrazio Alice per la disponibilità e spero che anche per lei sia una
".... bea storia"
Nessun commento:
Posta un commento