lunedì 10 marzo 2014

Campionato Under 17 Gold - seconda fase

Jolly Basket vs  Pall. Limena "B"    75 a 35
 
20/10; 12/6 - 19/14; 24/5
Arbitro Sig. Bagarolo di Cadoneghe
 
Jolly Basket
falli fatti 21 - TL 13/22
Carraro 2, Lazzari 21, Bianco 19, Favaro, Bertan 15, De Marchi 6, Danesin 2, De Checchi 2, Mocellini 8.
Coach: Ferro
 
Limena "B"
falli fatti 22 - Fallo antisportivo Breggiè - TL 5/19
Fabbruccio 8, Ragazzo, Nicoletto 6, Monopoli, Noale 3, Brun, Breggié 2, Sessich 8, Longo 2, Moressa 6.
Coach: Michieletto
 
Non c'è niente da fare: il basket è uno sport che per farlo bene richiede intelligenza, per cui vogliamo gente intelligente che sappia relazionarsi in una squadra, che sappia apprendere le cognizioni giuste per esprimerle al momento giusto, che sappia cogliere i momenti durante una partita nei quali bisogna fare una cosa invece di un'altra, calare o aumentare il ritmo, giocare più dentro o fuori, forzare le penetrazioni su un avversario perché inferiore o semplicemente gravato di falli, eccetera.
La massima dote dell'intelligenza e del genio è quella di rendere facili le scelte più difficili.
Durante anche quest’ultima partita giocata contro il Jolly Basket, come tante altre precedenti del resto, ciascuno di chi è sceso in campo ha fatto delle scelte: di testa o di pancia?
Sono stato lanciato in contropiede, sono andato a canestro? Oppure ho fatto due o tre passi indietro per tirare dai 6.75?
Sono stato a distanza di tiro e marcato lontano, ho tirato o sono stato inerte?
Sono stato marcato vicino, ho giocato 1c1 battendo il mio avversario o non ho avuto timore della stoppata?
Sono stato in grado di superare il mio difensore che a sua volta ha ricevuto un aiuto, ho scaricato il pallone al mio compagno marcato dall' aiutante che aveva nel frattempo preso vantaggio e mantenuto, o ho perso palla non “vedendo”?
E' ovvio che se mi trastullo con la palla gli avversari avranno tutto il tempo per riprendere posizione difensiva ed il mio attacco sarà vano.
E qui torna in ballo la velocità del pensiero e l'intelligenza: nel basket ma spesso anche nella vita bisogna fare all'istante la cosa più giusta e ciò presuppone una straordinaria capacità di elaborazione e sintesi.
In questi due anni assieme con voi ragazzi u17 ho continuato a battere un chiodo che spero fissiate in mente: “non è mai solo questione di talento ma tanto di testa”.
Abbiamo giocato 6’ minuti con testa e riportato nel 3t la partita in un binario di quasi equilibrio, arrivando a -10 palla in mano.
Poi si è spenta definitivamente la luce.
 
DM

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