giovedì 18 febbraio 2016

L'angolo delle interviste

Grazie all'amico Enrico Ferranti la pagina di "BASKET ROSA" ospita ancora una volta un'intervista di un'atleta della FELMAC Limena.

GIORGIA LOTTA si racconta a BASKET ROSA.

CI RACCONTI UN PO' DI TE... E DELLA TUA PASSIONE PER IL BASKET? "Ho scoperto la palla a spicchi all'età di sei anni, seguendo un po' le orme di mio papà, ed essendomi stancata delle lezioni di nuoto che avevo iniziato al tempo. E da quel momento, tra alti e bassi, non mi sono mai più stancata. Fin da piccola ho avuto la fortuna di avere degli Allenatori che mi hanno trasmesso la passione ma soprattutto il divertimento che, secondo me, deve essere alla base dello sport in generale. Anche per questo motivo ho deciso, qualche anno fa, di diventare Istruttrice e provare a trasmettere gli stessi valori ad un gruppo di bambini di minibasket che, attualmente, alleno. Tra i vari impegni cestistici porto comunque avanti gli studi: sono, infatti, al terzo anno di statistica e spero di riuscire a laurearmi entro la fine di quest'anno (incrocio le dita)".

SEI CAPITANO DEL LIMENA PADOVA: CHE COSA RAPPRESENTA, PER TE, QUESTO RUOLO? "In molti anni di basket sinceramente questa è la prima volta che mi viene data questa grossa responsabilità. Sono contenta della scelta delle mie compagne e della fiducia che hanno riposto su di me. Anche con l'Allenatore, Fabio Rampazzo, ho un ottimo rapporto... e penso che questo sia fondamentale in quanto credo che uno dei ruoli principali di un Capitano sia anche quello di "mediatore" tra lo spogliatoio e il Coach e viceversa".

TI SENTI UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE TUE COMPAGNE? "Data la responsabilità che, come detto prima, mi viene data anche da parte dell'Allenatore credo di poter essere più che un punto di riferimento, un aiuto magari per le compagne che non giocano da qualche anno e che hanno ripreso da poco. In qualità di Capitano non credo di riuscire sempre a soddisfare tutte, ma credo in ogni caso di supportarle e dare carica alla squadra. Certo, può capitare che anche io in alcuni momenti abbia bisogno di un piccolo incoraggiamento, ma devo dire che su questo aspetto ci diamo forza e ci sosteniamo a vicenda".

LA PARTITA CHE RICORDI CON MAGGIORE SODDISFAZIONE? "Non ce n'è una in particolare.. Forse la partita di ritorno con il San Martino di Lupari, anche se non è finita nel migliore dei modi. C'è stata, fin dal primo minuto, una gran voglia di vincere da parte di tutte. Ha lasciato un po' di amaro in bocca, ma forse ripensandoci a posteriori è stato l'incontro in cui ci siamo "espresse" al meglio sia in termini di gioco, che di squadra".

HAI QUALCHE RIMPIANTO SPORTIVO? "L'unica cosa che rimpiango e di non essere riuscite a piazzarci meglio alle finali nazionali under 15 con il Thermal Abano, a Cagliari. È stata decisamente una delle più belle esperienze che ho avuto fino ad ora, ma se fosse durata un pochino di più sarebbe stato ancora meglio".

ATTRAVERSO TRE AGGETTIVI, CHE COSA RAPPRESENTA LA PALLACANESTRO PER TE? "Per me il basket è determinazione, concentrazione, ma soprattutto amicizia".

LE PAROLE E/O MESSAGGIO DEL CAPITANO ALLE SUE COMPAGNE? E A CHI VI SEGUE, VUOI DIRE QUALCOSA? "Alle ragazze mi sento solo di dire che sono fiera della squadra e del gruppo che si è creato. Siamo partite da un gruppetto nuovo, con molte di noi che avevano parecchi anni di pausa alle spalle, ma se siamo arrivate fin qui penso che stiamo dimostrando qualcosa che non è decisamente poco. Quindi nella seconda fase chiedo di continuare a lavorare in questo modo e di essere forti ancora più di prima. Ringrazio chi ci segue, in particolare anche i miei compagni di Università che ormai sono quasi sempre presenti alle partite casalinghe; invito tutti a continuare a sostenerci nelle prossime partite, sempre più importanti e decisive". 

Un ringraziamento ad Adriano Volpin e al suo Blog: "Il Blog di Papà Fox", per la collaborazione. 

e.f.

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